Hilde Lotz-Bauer
Cellini
Benvenuto Cellini (1500-1571) scolpì tra il 1547-49 i gruppi “Apollo con Giacinto” e “Narciso”. Le sculture di marmo, date fino a quel momento per disperse, furono scoperte da Kriegbaum nel 1940 nel Giardino di Boboli. Grazie al sostegno dell’allora soprintendente Giovanni Poggi le sculture giunsero al Bargello dove, ultimato il restauro, furono immortalate da Hilde Lotz-Bauer. Il duca Cosimo I commissionò a Cellini una statua del Perseo (Loggia dei Lanzi, 1554). Questa opera fu concepita osservando i canoni estetici del nuovo ideale della visione multipla, secondo il quale la scultura dovrebbe essere visibile almeno da quattro lati. Nella parte inferiore, la statua era completata da un rilievo raffigurante la liberazione di Andromeda, che si trovava inserito nella balaustra della Loggia (oggi nel Bargello). Mentre era impegnato con il Perseo, Cellini fissò il suo mecenate in un realistico ritratto: un busto bronzeo terminato nel 1547 (Bargello). Il duca vi è rappresentato nel suo ruolo politico di “Fundator Quietis”. La corazza pettorale, adottata secondo il modello antico, è decorata con elementi della testa della medusa – ancora un collegamento con il gruppo del Perseo –, con la catena dell’Ordine del Toson d’oro, svariate maschere leonine e altre decorazioni.